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Cobra Kai: la rivincita dei perdenti

Una serie tv tutta da scoprire, che ripropone la sfida Larusso-Lawrence a 34 anni di distanza dal primo Karate Kid

 

Per chi ha amato la trilogia originale di Karate Kid, la notizia di una serie sequel suonava quasi come un’offesa, un insulto a un cult intoccabile che ha fatto la storia del cinema. Per questo la sorpresa nell’assistere uno show dalla forza narrativa straordinaria, nonostante la partenza in sordina e il budget estremamente limitato, risulta ancora più grande.

Cobra Kai è una piccola meraviglia nata per il web, che punta tutto sulla schiettezza della sceneggiatura e la costruzione dei personaggi, soprattutto dei due attori protagonisti Ralph Macchio e William Zabka, pronti a confrontarsi di nuovo, a 34 anni dal loro primo scontro.

Approfondiamo così le storie di due figure iconiche delle arti marziali in tv, scoprendone nuove e insospettabili sfaccettature, che ci portano a mettere in dubbio le nostre certezze e a guardare il tutto con una prospettiva completamente diversa.

cobra kai protagonisti

Daniel Larusso (Macchio) non è più il ragazzino vittima di bullismo che conoscevamo; è diventato un imprenditore di successo, marito e padre amorevole, autorevole membro della comunità, che ne riconosce e gratifica il valore sociale.

Johnny Lawrence (Zabka) invece ha deluso tutte le aspettative; un uomo finito al tappeto, messo ko nella vita come sul tatami, tanti anni prima, che sopravvive a stento con lavoretti di poco conto, che gli servono a sbarcare il lunario. Divorziato, semialcolizzato, con un figlio che non vede mai e che non gli rivolge la parola.

L’incontro casuale con il nemico di un tempo risveglia in lui l’antico ardore e il desiderio di recuperare la dignità perduta, riaprendo il dojo dove è cresciuto e ha imparato tutto sul karate e sulla crudeltà della vita, al grido di Strike First! Strike Hard! No Mercy! Nel Cobra Kai vede la sua unica possibilità di redenzione.

Alla vista di colui che ha tormentato la sua adolescenza, orfano dell’ormai deceduto Maestro Miyagi, Daniel perde la sua lucidità e mostra la sua vera natura di squalo, disposto a tutto pur di mettere i bastoni tra le ruote al suo rivale e ad impedirgli di portare avanti il suo progetto.

Johnny Lawrence

La storia si ripete, ma in modo totalmente diverso. Johnny infatti, con tutte le sue fragilità e i suoi fallimenti, non è spietato come il suo vecchio sensei e non farebbe mai patire ai suoi allievi quello che lui stesso è stato costretto a subire.

Rude e dispotico, con il suo linguaggio scurrile e la sua visione limitata della vita, l’ex bullo si mostra come l’anti-politically correct per eccellenza, ma con il solo scopo di insegnare alle nuove leve a reagire ai soprusi, trovando in se stessi la forza necessaria per ribellarsi.

A completare il quadro generale una doppia narrazione; quella degli adulti a confronto, che continuano in linea temporale la storia dei due avversari, e quella dei ragazzi, che fanno rivivere con nostalgia le schermaglie amorose già viste negli anni ’80.

Il triangolo composto dai figli dei due protagonisti e da Miguel (miglior allievo del redivivo Cobra Kai) fanno da contraltare alla storyline principale, mostrando tutta la difficoltà vissuta dai due uomini nei rapporti con i propri figli.

Cobra_Kai logoCobra Kai dunque non è più simbolo di violenza ma di rivincita e riscatto sociale, la metafora di un profondo cambiamento interiore, come il serpente che muta pelle e si spoglia degli errori del passato, per trasformarsi in qualcosa di totalmente nuovo.

La webserie in 10 episodi è presente su YouTube Red, con le prime puntate visibili gratuitamente e le successive 8 acquistabili a 2,49 euro l’uno, solo in versione in inglese con i sottotitoli. Attendiamo con ansia l’arrivo della seconda stagione, già annunciata dagli autori.

 

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