Le 10 migliori serie tv inglesi

Le 10 migliori serie TV britanniche da vedere assolutamente

Le migliori serie TV britanniche. Ecco la nostra classifica dei dieci imperdibili capolavori prodotti nel Regno Unito

 

Le serie tv di qualità non sono di esclusivo appannaggio degli Stati Uniti; anche i sudditi di sua maestà si distinguono per la bellezza delle ricostruzioni, le sceneggiature avvincenti e l’alto livello recitativo degli attori.

I palinsesti britannici continuano a proporre storie accattivanti, sempre più coraggiose e innovative. Basta pensare alle più recenti Humans, The Durrells, The Halcyon, Life on Mars e Taboo, tanto per fare qualche nome.

Per la nostra classifica abbiamo scelto i 10 titoli più significativi, quelli che in qualche modo rappresentano la tv inglese nel panorama internazionale e che hanno conquistato il cuore di milioni di telespettatori.

 

Le migliori serie tv inglesi 2017:

 

1. Doctor Who

Doctor Who

Inutile negarlo; il personaggio inglese più amato in assoluto è proprio lui. O lei, dato che a partire da dicembre Doctor Who si rigenerà in una donna (Jodie Whittaker), come già annunciato dalla BBC e dal nuovo showrunner Chris Chibnall.

Una delle serie più longeve della storia (nata nel 1963), simbolo di rinnovamento e di apertura degli orizzonti, continua a fare la storia della televisione e a tenere gli spettatori incollati al video, dopo il fortunatissimo reboot del 2005.

Il dottore è giunto ormai alla tredicesima rigenerazione e continua ad esplorare l’universo e i suoi misteri a bordo del Tardis, a schierarsi in difesa dei più deboli e a sconfiggere nemici terribili come i Dalek, i Cybermen e i Sontaran, grazie all’aiuto dei suoi companion umani.

 

Le migliori serie TV inglesi – classifica

 

2. Sherlock

Sherlock

Geniale, anticonformista, irritante per chiunque gli stia vicino. Nato dalla fantasia di Sir Arthur Conan Doyle, rivive oggi grazie a Steven Moffat e Mark Gatiss, che hanno ricreato uno Sherlock con le stesse caratteristiche dell’originale ma in un contesto più contemporaneo e vicino al pubblico.

L’investigatore per eccellenza continua a risolvere i casi più incredibili per conto di Scotland Yard, ispirandosi ai suoi casi letterari più famosi e intricati, rivisitati in chiave moderna, basandosi sempre sulla raffinata “arte della deduzione”.

Uno straordinario Benedict Cumberbatch raccoglie (e vince) la sfida di un personaggio difficile da interpretare, assistito da Marty Freeman, perfettamente a suo agio nei panni del fedele Dr. John Watson. Dove trovarli? Elementare; al 221B di Baker Street.

 

Le migliori serie TV inglesi – classifica

 

3. Misfits

Misfits

L’ennesimo telefilm sui teenager con i superpoteri? No, Misfits è molto pù di questo è un spaccato sociale sofisticato e pieno di sfumature, con un’evoluzione dei personaggi davvero significativa.

Cinque ragazzi disadattati, allo sbando nei sobborghi più inospitali della periferia inglese, che all’improvviso si ritrovano con capacità speciali, a causa di una strana tempesta elettromagnetica. Solo che di questi poteri fanno un uso davvero pessimo, proprio perché, almeno all’inizio, sono incapaci di trasformare le proprie risorse in qualcosa che non sia assolutamente distruttivo.

Dopo aver riscosso un successo immenso, sia in patria che all’estero, è ormai considerato un cult a tutti gli effetti, tanto da ispirare una rivisitazione prodotta negli Usa, con un cast tutto nuovo e le inevitabili differenze di trama.

 

Le migliori serie TV inglesi – classifica

 

4. Black Mirror

Black Mirror

Diretto discendente de “Ai confini della realtà” e di tutti quei racconti sci-fi che hanno come tema centrale l’angoscia causata da un uso improprio della tecnologia.

Una serie antologica distopica, uno sguardo su un futuro che sembra riservare amare sorprese per tutti gli esseri umani, ormai schiavi di cellulari, social network e videogiochi.

Lo “specchio nero” del titolo allude agli strumenti che riflettono lo stato della società; ai monitor, ai display e alla visione distorta e cupa del mondo e di noi stessi che ci rimandano.

 

Le migliori serie TV britanniche- classifica

 

5. Downtown Abbey

Downtown Abbey

Prodotto anglo-americano con un nutrito seguito di fan, affascinati soprattutto dalle atmosfere tipicamente British, dai magnifici costumi e dal susseguirsi di intrighi familiari e colpi di scena.

Attraverso i protagonisti riviviamo i fasti dell’era Georgiana, con tutti gli sconvolgimenti degli inizi del ‘900 e gli inevitabili cambiamenti che la storia porta in Inghilterra e, nello specifico, nella prestigiosa tenuta di Downtown Abbey, cambiando per sempre la vite dei suoi abitanti.

Nobili e servitù, vecchie e nuove generazioni, convenzioni sociali messe in discussione e, soprattutto, una cospicua eredità cui nessuno sembra voler rinunciare.

 

Le migliori serie TV ambientate in Inghilterra – classifica

 

6. Utopia

Utopia

Per certi versi ricalca lo stile di Black Mirror, ma è più simile a un thriller cospirativo che a un telefilm di fantascienza. Ha destato molta attenzione (e molte critiche) ma di sicuro ha catturato l’attenzione degli spettatori, con la sua trama complessa e coinvolgente.

Un graphic novel di orgini sconosciute, un’arma di distruzione di massa e un killer spietato a piede libero. Le vite di cinque sconosciuti vengono sconvolte quando rimangono implicati in un mistero assurdo, che li costringerà a fuggire per mettersi in salvo da una pericolosa organizzazione.

Nonostante il successo delle prime due stagioni, Channel 4 non ha firmato per il rinnovo di una terza, con grande dispiacere dei telespettatori di tutto il mondo.

 

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7. Little Britain

 

Little Britain

Nata come show radiofonico della BBC e successivamente approdata in tv nel 2003, Little Britain è la più dissacrante e corrosiva tra le serie inglesi contemporanee.

La comicità irresistibile di Matt Lucas e David Walliams attinge direttamente dal repertorio storico dei Monty Python, reinventando il classico format degli sketch comici. Molto apprezzata sia dal pubblico che dalla critica, vanta un numero spropositato di cameo da parte di star del cinema e della televisione.

Black humor, personaggi borderline, rottura delle convenzioni e totale assenza di buonismo; per un ritratto feroce della società e dei suoi modelli comportamentali.

 

Le migliori serie TV inglesi – classifica

 

8. Victoria

Victoria

Tra le serie tv inglesi in costume, merita una menzione speciale la magnifica ricostruzione della vita della Regina Victoria, interpretata da Jenna Coleman (già nota ai fan come una delle companion di Doctor Who).

Una delle figure chiave dell’identità britannica, che ha dato il nome a un’era di fasti e ricchezza ineguagliabili. Un personaggio storico tra i più amati eppure tra i meno conosciuti, raccontato in tutte le sue sfaccettature di donna, moglie e monarca, durante l’ascesa al potere.

Il peso della corona, gli intrighi di corte, gli impegni politici e la costruzione di un impero, tutto sulle spalle di una ragazza giovane e inesperta, che imparerà, suo malgrado, cosa significhi essere una regina.

 

Le migliori serie TV britanniche – classifica

 

9. Broadchurch

Broadchurch

Soltanto tre stagioni, che hanno comunque lasciato un segno. A metà strada tra il crime e l’indagine psicologica, Broadchurch porta sullo schermo la vita quotidiana di una tranquilla città marittima e dei suoi abitanti.

Un luogo apparentemente sereno come tanti altri, che in realtà cela bugie, misfatti e perversioni, tanto da essere teatro di efferati delitti e intollerabili ingiustizie.

I detective Miller e Hardy, interpretati da David Tennant e Olivia Colman, si ritrovano a svolgere le indagini in un mondo oscuro e crudele, in una società colpevole tanto quanto i mostri che ha generato.

 

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10. The Last Kingdom

The Last Kingdom

Se il dramma storico è la vostra passione, allora non potete perdere neanche un episodio di The Last Kingdom. Si tratta di una serie tv BBC in costume che descrive nei minimi dettagli l’epoca di di Alfredo il Grande e del suo regno nel Wessex.

Uhtred, figlio di un nobile sassone rapito in giovane età dai vichinghi, vive al confine tra due mondi e due diverse identità, senza mai appartenere fino in fondo a nessuno dei due popoli.

La rivendicazione dei propri diritti di nascita (e della propria eredità) e la complessa costruzione di una nazione nuova, senza mai dimenticare il passato e le tradizioni.

 

 

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